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Telefonia: inaccettabili gli aumenti tariffari in base al tasso di inflazione annunciati da TIM e WindTre.

Telefonia: inaccettabili gli aumenti tariffari in base al tasso di inflazione annunciati da TIM e WindTre.

Adoc, Federconsumatori e U.Di.Con chiedono incontro con AGCom, compagnie di tlc e Ministero delle Imprese.  

In un momento in cui si assiste all’aumento esponenziale dei prezzi della maggior parte dei prodotti, con conseguenti rinunce e modifiche dei consumi, persino nell’ambito dei generi di prima necessità, come quelli alimentari ed energetici, le compagnie telefoniche pensano bene di aggiungere un ulteriore elemento di criticità ai bilanci delle famiglie. Sia TIM che WindTre hanno infatti confermato l’aumento delle tariffe in base al tasso di inflazione, come richiesto all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni durante l’estate.

 Non Vorremmo rivivere quanto accaduto qualche anno fa con la fatturazione a 28 giorni, con le aziende del settore che, una dopo l’altra, decidono di mettere in atto una vera e propria forzatura per massimizzare il più possibile i profitti, senza tenere in alcuna considerazione le esigenze e i diritti della clientela. Considerando quanto si è rivelata tormentata la vicenda della periodicità delle bollette – su cui le compagnie sono sì state costrette a tornare sui propri passi ma in merito alla quale gli utenti coinvolti hanno dovuto affrontare un vero e proprio calvario per ottenere i rimborsi – non vorremmo trovarci di nuovo in una situazione analoga. Abbiamo altresì rilevato che ad oggi le informazioni sugli aumenti tariffari presenti sui siti web delle aziende coinvolte sono fortemente fuorvianti e lacunose e abbiamo pertanto sollecitato le compagnie ad apportare immediatamente le necessarie modifiche.

 Alla luce di tali premesse chiederemo con la massima urgenza un tavolo di confronto con l’Autorità a cui partecipino anche il Ministero delle Imprese e del Made in Italy e le maggiori compagnie di telecomunicazioni, in modo tale da poter individuare una soluzione rispettosa dei diritti dei consumatori dando priorità assoluta alle esigenze del cittadino.

 Nel frattempo, continueremo a monitorare la situazione e nel caso di comportamenti scorretti o illegittimi procederemo ad intervenire nelle sedi e con le modalità opportune.

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TELEMARKERTING: VODAFONE SANZIONATA PER 12.250.000 EURO

La sanzione del Garante della Privacy a Vodafone dimostra che i cittadini sono in balìa

delle pratiche aggressive delle aziende

Urge normativa efficace a tutela del diritto alla riservatezza

Ancora una volta una compagna telefonica finisce nel mirino del Garante della Privacy. Vodafone è stata sanzionata per oltre 12 milioni e 250mila euro per aver trattato in modo illecito i dati personali di milioni di utenti a fini di telemarketing: il Garante ha rilevato gravissime criticità sul piano dell’acquisizione del consenso al trattamento dei dati da parte degli utenti nonché relativamente all’utilizzo di numerazioni fittizie (o comunque non censite nel Registro degli operatori di comunicazione) e alla gestione delle liste dei nominativi da contattare acquisite da fornitori esterni.

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Fatturazione 28 giorni

La storia senza fine delle bollette a 28 giorni e della restituzione dei giorni erosi

Bollette a 28 giorni, prosegue la saga. I rimborsi dovrebbero essere automatici ma le compagnie telefoniche continuano a chiedere ai clienti di presentare una richiesta

PRESA DI POSIZIONE DELLA FEDERCONSUMATORI

I rimborsi per le bollette a 28 giorni colpiscono di nuovo. Una never ending story, una storia senza fine, quella che riguarda la vicenda delle compensazioni che le aziende di telefonia devono ai consumatori per le bollette a 28 giorni e i giorni “erosi in bolletta”.

Dovrebbero essere automatici, lo ha stabilito anche il Consiglio di Stato, ma le compagnie continuano a chiedere ai clienti di presentare richiesta – via email, telefono, sito web o quant’altro. Lo denunciano le associazioni dei consumatori che da tempo stanno seguendo il caso. Commenta Federconsumatori: «la vicenda si è ormai trascinata oltre ogni ragionevole ed accettabile tempo di attesa».

La saga della fatturazione a 28 giorni, spiega l’associazione, sembrava in via di risoluzione con il pronunciamento con cui, nel luglio scorso, il Consiglio di Stato ha confermato l’automatismo dei rimborsi stabilito dall’Agcom per Fastweb, Vodafone e WindTre.

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Telefono

TELEFONIA: Fatturazione a 28 giorni, prime indicazioni per i rimborsi.

La ormai celeberrima vicenda della fatturazione a 28 giorni è iniziata nel 2017, quando le compagnie telefoniche hanno modificato le tempistiche di invio delle bollette, effettuando gli addebiti non più su base mensile ma ogni 4 settimane, con conseguenti aumenti per gli utenti. L’illegittimità di tale condotta è stata riconosciuta dall’Autorità Garante delle Comunicazioni e dal TAR del Lazio e, nonostante le compagnie telefoniche abbiano tentato di opporsi a colpi di ricorsi e sospensive, il Consiglio di Stato ha messo fine a questa odissea con il pronunciamento pubblicato il 12 luglio scorso, in cui, oltre a ribadire il diritto degli utenti ad essere rimborsati, si stabilisce il criterio automatico delle compensazioni: ciò significa che i consumatori non dovranno inoltrare al gestore nessuna richiesta e/o un modulo ad hoc per la restituzione dei giorni illegittimamente sottratti, che avverrà pertanto automaticamente in bolletta.

Considerando la complessità della vicenda, riteniamo opportuno fornire alcune prime indicazioni ai cittadini coinvolti, per definire eventuali aspetti che possano risultare poco chiari:

  • Le utenze che hanno diritto al rimborso sono quelle di telefonia fissa o fisso-mobile (le cosiddette utenze convergenti);
  • Il periodo soggetto a ricalcolo e rimborso dei giorni erosi a causa della fatturazione a 28 giorni va dal 23 giugno 2017 fino alla ripresa della fatturazione mensile che deve essere avvenuta non oltre il 5 aprile 2018
  • Per gli utenti che nel frattempo hanno cambiato gestore i rimborsi saranno subordinati a disposizioni AGCom che ci auguriamo siano emesse rapidamente;
  • Il pronunciamento del Consiglio di Stato riguarda Vodafone, Wind-Tre e Fastweb. Per TIM, che ha presentato ricorso con tempistiche differenti, non è stata ancora pubblicata una sentenza. Ci si attende, tuttavia, un provvedimento analogo rispetto a quello già emesso per gli altri gestori;
  • Di recente la nostra Associazione ha ricevuto numerose segnalazioni in merito alle informazioni ricevute da parte dei gestori: alcune compagnie già prima del pronunciamento del Consiglio di Stato hanno invitato i clienti a presentare richiesta di rimborso per la fatturazione a 28 giorni attraverso un’apposita modulistica. Si tratta di indicazioni assolutamente inappropriate, che non solo si rivelano inesatte per 3 gestori su 4 alla luce della sentenza appena emessa (in cui è stata appunto ribadita l’automaticità delle compensazioni) ma che risultano fuorvianti anche nel caso in cui riguardino la compagnia per la quale si attende ancora una sentenza, proprio perché spettava al Consiglio di Stato stabilire l’iter corretto da seguire;
  • Nelle scorse settimane le compagnie telefoniche hanno offerto ai clienti soluzioni alternative al rimborso vero e proprio, come giga per la navigazione su Internet, minuti di chiamate extra, voucher e altri servizi promozionali. Naturalmente spetta all’utente il diritto di scegliere, in base alle proprie esigenze, l’opzione preferita, tenendo presente che l’accettazione dell’offerta presentata dalla compagnia comporta la rinuncia a qualsiasi altra forma di rimborso, compensazione o restituzione dei giorni erosi.

Invitiamo in ogni caso gli utenti a segnalarci eventuali condotte scorrette o comportamenti ambigui da parte delle compagnie.

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Fatturazione a 28 giorni: il Consiglio di Stato respinge i ricorsi di Vodafone, Wind Tre e Fastweb.

Le compagnie non hanno più scampo, i giorni erosi devono essere restituiti automaticamente in bolletta.

E’ stata finalmente depositata la decisione del Consiglio di Stato sulla lunga e tormentata vicenda della fatturazione a 28 giorni. Le compagnie telefoniche hanno presentato ricorso in merito alle modalità di restituzione dei giorni erosi ma con il pronunciamento odierno l’istanza è stata respinta, quindi è stato riconosciuto ciò che rivendichiamo e chiediamo da tempo: la restituzione dei giorni illegittimamente sottratti nelle bollette future. La decisione riguarda Vodafone, Wind Tre e Fastweb. Per Tim, che ha presentato ricorso in un secondo momento, non è stata ancora emessa una sentenza, tuttavia anche in questo caso c’è da aspettarsi un pronunciamento analogo a quello appena emesso per gli altri gestori.

Sin dall’inizio di quella che è diventata una vera e propria odissea per gli utenti coinvolti abbiamo sottolineato la necessità di non subordinare le compensazioni all’inoltro di richieste, moduli o ad altre procedure ed ora anche il Consiglio di Stato si è pronunciato in questa direzione, ribadendo che i rimborsi debbano appunto essere automatici, come peraltro già stabilito da AGCOM. Le compagnie telefoniche hanno tentato in ogni modo di opporsi a tale automatismo ma ora non hanno più scampo e saranno costrette a restituire i giorni erosi.

Chi in questi mesi ha modificato il proprio gestore dovrà ancora attendere una apposita delibera di AGCOM, che ci auguriamo giunga al più presto.

Come Federconsumatori ci siamo battuti per tutelare gli utenti nell’ambito di questa vicenda, quindi ora accogliamo positivamente il pronunciamento e chiediamo che le compagnie ottemperino in tempi brevi a quanto deciso dal Consiglio di Stato, riconoscendo finalmente agli utenti ciò a cui hanno pienamente diritto.

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Telecomunicazioni: AGCM sanziona Wind-Tre, Telecom e Vodafone per pratiche aggressive

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato all’esito di tre procedimenti istruttori a carico di Wind Tre S.p.A. Telecom Italia S.p.A. e Vodafone Italia S.p.A. per pratiche commerciali scorrette, ha sanzionato le compagnie telefoniche per un ammontare complessivo di circa 3,2 milioni di Euro.

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Telefonia: AGCOM accoglie le nostre richieste e amplia le agevolazioni per le famiglie a basso reddito

Priorità agli interessi ed all’inclusione degli utenti.

Non possiamo che accogliere con favore il provvedimento con cui AGCOM, dando seguito alle richieste di Federconsumatori unitamente alle altre associazioni dei consumatori ADOC e Adiconsum, ha disposto l’estensione delle agevolazioni per i contratti di telefonia agli utenti con ISEE inferiore a 8.112,23 euro.

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TELEFONIA: L’Antitrust, su segnalazione FEDERCONSUMATORI, sospende cautelarmente gli aumenti

L’Antitrust, intervenuta su segnalazione FEDERCONSUMATORI, adotta una sospensione cautelare degli aumenti, impone agli operatori di definire autonomamente la propria offerta di servizi.

Non possiamo che esprimere forte soddisfazione per la notizia diramata ieri dall’Antitrust circa la misura cautelare adottata per tutelare i diritti degli utenti e la correttezza del mercato in relazione alla questione della periodicità della fatturazione e degli aumenti applicati.

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TELECOMUNICAZIONI: l’Antitrust avvia l’istruttoria, ipotesi di cartello per gli aumenti applicati dalle compagnie

La Federconsumatori già da settembre aveva denunciato la condotta scorretta.

Accogliamo con soddisfazione la notizia dell’avvio del procedimento istruttorio da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per l’ipotesi di cartello che abbiamo segnalato.

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Bollette 28 giorni: il TAR RESPINGE RICORSO DI TIM

Confermate le ragioni degli utenti su fatturazione mensile e diritto di conoscere gratuitamente il proprio credito.

Rimaniamo in attesa di un esito positivo sui rimborsi.

 

Il pronunciamento del TAR del Lazio relativamente al ricorso proposto da Tim contro il ritorno della fatturazione mensile segna alcuni passaggi fondamentali ed estremamente positivi per i cittadini.

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