Energia

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Aumenti energia: Queste le richieste di FEDERCONSUMATORI al Governo

L’andamento dei prezzi all’ingrosso dell’energia spinge in alto i prezzi di Luce e Gas tanto da preoccupare notevolmente le famiglie italiane.

Le nostre bollette però non vedono solo la presenza delle voci dell’energia consumata e/o comunque correlate a queste, molte altre se ne aggiungono facendo arrivare il peso dell’energia a valori tra il 30/40 % del costo complessivo che l’Utente va a pagare.

La Federconsumatori da anni chiede che sia rivista la tassazione che grava sull’energia consumata dalle famiglie e che gli oneri impropri che gravano sulle bollette siano esclusi.

In questo particolare periodo, che vede preannunciarsi un aumento particolarmente pesante, soprattutto della bolletta gas, ma anche della luce elettrica visto che molta parte della energia distribuita in Italia è prodotta utilizzando gas, la Federconsumatori avanza al Governo richieste precise:

  • Operi una urgente riforma della tassazione sull’energia, rimodulando oneri di sistema, accise e applicando l’IVA solo sui costi della materia prima e non su importi già comprensivi di altre tasse.
  • Istituisca l’albo dei venditori autorizzati ad operare nel settore dell’energia in base a parametri che prendano in considerazione non solo la solidità e la correttezza e soprattutto il loro impegno nel campo dell’energia sostenibile.
  • Utilizzare, come già proposte recentemente dal Presidente Arera, i proventi delle aste dei permessi di emissione CO2 per calmierare i prezzi. (Per tali voci, solo nel secondo trimestre, l’Italia ha ricavato 719 milioni di Euro)
  • Avviare delle politiche di sistema che puntino ad affermare la transizione nel nostro Paese senza creare inutili contrapposizioni tra chi promuove la sostenibilità e chi denuncia la grave emergenza sociale e l’avanzare della povertà energetica.
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L’AGCOM contesta l’insufficiente o incompleta indicazione del prezzo di offerta luce e gas: irrogate 2 sanzioni

Avviati 6 procedimenti, chiuse 13 istruttorie e adottate 3 moral suasion sulle offerte di energia elettrica e gas sul mercato libero

L’Autorità contesta l’insufficiente o incompleta indicazione del prezzo di offerta da parte delle società. Irrogate 2 sanzioni nei confronti di Argos e Sentra Energia per poco più di 2,4 milioni

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha concluso 13 procedimenti istruttori per mancanza di trasparenza nella prospettazione delle condizioni economiche di fornitura di energia elettrica e gas sul mercato libero. In particolare, 11 procedimenti istruttori – avviati nei confronti di Enel Energia, Optima, Green Network, Illumia, Wekiwi, Olimpia-Gruppo Sinergy, Gasway, Dolomiti Energia, E.On, Axpo e Audax – sono stati chiusi accettando gli impegni presentati dalle società mentre altri 2, nei confronti di Argos e Sentra Energia, si sono conclusi con l’accertamento delle pratiche commerciali scorrette e con la sanzione.

L’attività istruttoria dell’Autorità si fonda su un’ampia analisi della documentazione contrattuale e promozionale delle offerte commerciali proposte dai principali operatori del settore e sull’esame di numerose segnalazioni da parte dei consumatori. Da queste sono emerse importanti criticità e una generale ingannevolezza o omissione di informazioni su alcune componenti del prezzo di fornitura di energia elettrica e gas sul mercato libero e, spesso, la previsione di oneri nascosti, impropri e non dovuti dai consumatori.

In particolare, è risultata l’omessa indicazione del valore degli “oneri di commercializzazione” (generalmente denominati Prezzo di Commercializzazione e Vendita – PCV – per l’energia elettrica e Quota Vendita al Dettaglio – QVD – per il gas) sia nelle condizioni di contratto sia nel materiale promozionale,  ove si pubblicizzava solo il prezzo della “componente energia”, sebbene tali oneri rappresentino una parte essenziale del prezzo della fornitura per il consumatore e dei ricavi delle imprese. Si tratta di importi che si aggiungono in fattura agli oneri fissati dal regolatore – oneri di sistema, trasporto e gestione del contatore – o di natura fiscale.

Inoltre, alcune offerte prevedevano oneri impropri denominati in vario modo, spese di spedizione della bolletta o penali, anche sotto forma di storno degli sconti concessi al momento della sottoscrizione del contratto – peraltro in contrasto con la regolazione vigente – che venivano applicati regolarmente o in caso di recesso anticipato dal contratto di fornitura.

L’Antitrust ha accettato gli impegni proposti dalle 11 società, anche in forza di un articolato parere reso dall’Autorità di regolazione del settore (Arera), a condizione che le società di vendita garantiscano chiarezza e completezza del prezzo di fornitura dell’energia elettrica e del gas nella documentazione contrattuale e nel materiale promozionale, per quanto riguarda le offerte commerciali presenti e future. In tal modo i consumatori potranno conoscere il prezzo della fornitura effettiva e confrontare le offerte sul mercato libero. L’AGCM ha pure accolto gli impegni proposti, relativi al rimborso integrale degli oneri non dovuti a tutti consumatori, sia attivi sia cessati, che erano stati addebitati fin dal 2018.

Per quanto riguarda, invece, i procedimenti conclusi nei confronti delle società Argos e Sentra Energia, l’Autorità – dopo avere accertato l’ingannevole od omessa indicazione dei costi di fornitura dell’energia elettrica e/o del gas e l’applicazione di oneri non dovuti dagli utenti – ha irrogato due sanzioni: una ad Argos pari a 2.160.000 euro e una a Sentra Energia pari a 250.000 euro.

L’Antitrust ha poi avviato 6 istruttorie nei confronti delle società Visitel, Enne Energia, Ubroker, Bluenergy, Europe Energy e Ajò Energia, per accertare l’esistenza di analoghe criticità nelle offerte proposte sul mercato libero dell’energia.

Infine, tramite 3 interventi di moral suasion, l’AGCM ha invitato Eni gas e luce, A2A e Sorgenia a rendere più chiare e complete le comunicazioni promozionali, attuali e future, indicando con la stessa evidenza grafica tutti gli oneri applicati dalle società di vendita per la fornitura dell’energia elettrica e del gas, così da consentire ai consumatori di scegliere consapevolmente le offerte presenti sul mercato libero.

L’Autorità continuerà a monitorare i contenuti delle proposte commerciali di energia e gas per assicurare la trasparenza delle offerte e la non imposizione di oneri impropri nonché per consentire ai consumatori di scegliere le migliori condizioni di offerta, in vista del passaggio di tutti gli utenti al mercato libero dal 1° gennaio 2023.

Roma, 4 agosto 2021

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Chi deve pagare la verifica del contatore del gas in caso di rottura?

Tra le diverse sezioni presenti sulla bolletta del gas e dei vari servizi, come acqua, luce, etc., la voce determinante è sempre quella relativa al consumo. Nonostante l’installazione dei contatori elettronici, gli utenti sono chiamati a comunicare la lettura riportata sullo stesso.

Ma cosa bisogna fare nel caso di contatore rotto?

A chi viene imputato il costo della sostituzione?

Nel caso in cui il cittadino sospetti che il proprio contatore sia guasto, in quanto la lettura non è visibile o i consumi risultano eccessivamente alti, deve immediatamente richiedere un intervento da parte del distributore, che provvederà a verificare che l’apparecchio sia correttamente funzionante.  Il controllo deve essere effettuato da un tecnico specializzato della società distributrice e proprietaria dell’apparecchio; pertanto non è possibile farlo in autonomia con altri tecnici.

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Lampade

Energia: Antitrust multa Enel ed Eni per aver ignorato le istanze di prescrizione presentate da migliaia di utenti.

Energia: Antitrust multa Enel Energia, Servizio Elettrico Nazionale (SEN) ed Eni gas e luce

per aver ignorato le istanze di prescrizione presentate da migliaia di utenti.

L’Autorità Antitrust ha irrogato una sanzione di complessivi 12,5 milioni di euro ad Enel Energia, Servizio Elettrico Nazionale (SEN) ed Eni gas e luce, per aver rigettato le istanze di prescrizione biennale presentate dagli utenti, a causa della tardiva fatturazione dei consumi di luce e gas, in assenza di elementi utili a comprovare che il ritardo fosse imputabile alla responsabilità dei consumatori.

Sono migliaia i cittadini coinvolti, che si son visti addebitare la responsabilità della mancata lettura dei contatori a fronte di presunti tentativi di lettura dichiarati dal distributore: tentativi non documentati e spesso “smentiti dalle prove fornite dai consumatori”, come riporta la nota dell’AGCM.

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Luce

Energia: Antitrust multa società di vendita di energia elettrica per vendita di servizi non richiesti.

Le società di vendita di energia elettrica Switch Power s.r.l. e Union s.r.l. e l’impresa individuale Prima Consulenza, che forniva presunti servizi di manutenzione e consulenza nel settore energetico, sono state multate per 900mila euro dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per aver concluso contratti telefonici a distanza fornendo informazioni ingannevoli e addebitando agli utenti costi per servizi non richiesti di attivazione della fornitura e di consulenza.

L’Antitrust ha inoltre appurato che le società non rispondevano alle richieste di chiarimento o di restituzione delle somme addebitate.

 

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Antitrust multa Eni Gas e Luce per maxi conguagli

L’Antitrust ha multato la società Eni Gas e Luce a seguito di numerose segnalazioni da parte degli utenti per fatturazioni errate dei consumi con importi esagerati e riguardanti periodi di consumo superiori anche ai 5 anni previsti per legge.

Oltre a segnalare il periodo di fatturazioni errato, gli utenti hanno lamentato anche la lentezza delle fatturazioni di rettifica, la non immediatezza nell’annullamento dei anni richiesti ma prescritti e l’omessa acquisizione delle letture o delle autoletture.

La sanzione comminata ad Eni Gas e Luce ammonta a 1,8 milione di euro.  

Oneri in bolletta

Equità degli oneri di sistema in bolletta: FIRMA LA PETIZIONE

Sei stanco di pagare per gli oneri di sistema più di quanto paghi per il consumo di energia elettrica o di gas?

Trovi giusto continuare a finanziare la dismissione delle centrali nucleari, le agevolazioni alla rete ferroviaria e quelle alle imprese energivore?

Pensi anche tu sia giunto il momento di ridefinire, in termini più equi, gli oneri di sistema che paghi in bolletta?

Allora unisciti alla nostra campagna per chiedere una ridefinizione degli oneri di sistema che non faccia pesare sulle tasche dei cittadini gli incentivi alle imprese.

Partecipa, decidi, firma e fai firmare!

presso i nostri sportelli: https://www.federconsumatoriabruzzo.it/sportelli/   negli orari di apertura

Puoi firmare anche on-line accedendo al link:

https://firmiamo.it/equita-degli-oneri-di-sistema-in-bolletta

Lampada

Energia: riforma degli oneri di sistema, azioni di recupero contro l’evasione e bonus automatici

La proposta che Federconsumatori presenterà in fase di consultazione, insieme alle segnalazioni dei cittadini contro l’ipotesi di scaricare sulle loro tasche le morosità (soprattutto di piccole e medie imprese).

In relazione alla questione del recupero del mancato pagamento degli oneri di sistema da parte dei morosi addebitandolo in bolletta a tutti i cittadini, abbiamo palesato tutta la nostra contrarietà e il nostro disappunto.

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Energia: improponibile il disegno di scaricare su tutti i cittadini quanto non pagato dagli utenti morosi

Necessario arginare la povertà energetica e avviare una seria azione di recupero.

Troviamo a dir poco improponibile la misura dell’Autorità dell’Energia che vorrebbe scaricare sugli oneri generali delle bollette dei consumatori i circa 200 milioni di Euro di bollette elettriche non pagati dagli utenti morosi.

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Lampadina

Maxi bollette e conguagli: Chieste modifiche alla legge all’esame del Parlamento

È diventata una priorità assoluta risolvere il problema delle maxi bollette, ovvero quei conguagli fatti spesso sulla base di consumi stimati e non effettivi, che arrivano in fattura al consumatore. Si tratta in molti casi di bollette anche di svariate migliaia di euro, oltre che per i privati cittadini, per le piccole e medie imprese che si sono ritrovate in seria difficoltà a causa di maxi conguagli non sostenibili.

Nel mercato tutelato di energia e gas, l’unica soluzione praticabile è la rateizzazione dell’importo, non replicabile però nel mercato libero. Libero arbitrio invece sul settore idrico dove tutto è lasciato alla scelta dei singoli gestori.

Il problema segnalato da tempo dalle Associazioni dei consumatori è rimasto a tutt’oggi irrisolto.

Per questo, a seguito del ciclo di audizioni previsto dalla Camera sul disegno di legge C.3792, recante disposizioni a tutela dei consumatori in materia di fatturazione a conguaglio, la Federconsumatori e le altre Associazioni hanno inviato una nota congiunta affinché vengano accolti gli emendamenti da esse presentati.

In particolare è stato richiesto:

•la stima sia solo un’eccezione e comunque per un periodo che non può superare i due anni;

•venga abrogato il concetto di “tentativo di lettura”, soprattutto in presenza di contatori teleletti;

•sia legittimata l’autolettura attraverso l’accesso dei consumatori o di loro delegati al Sistema Informativo integrato presso Acquirente Unico;

•si preveda per gli utenti la restituzione entro 30 giorni del denaro indebitamente sborsato maggiorato degli interessi legali;

•si elimini la quota lettura in capo ai distributori che non hanno effettuato tale attività;

•sia diritto dell’utente, anche nel caso di contratti stipulati in regime di libero mercato, ottenere entro tre mesi il rimborso dei pagamenti effettuati a titolo di conguaglio;

•l’utente possa sempre chiedere di procedere al pagamento rateale del conguaglio, e ciò deve essere reso esplicito nella medesima fattura di conguaglio. In caso di richiesta di pagamento rateale non saranno applicati interessi di dilazione. Il numero di rate concesse non può essere inferiore a dodici per ogni anno di conguaglio;

•si estendano anche per il settore idrico le medesime tutele previste per gli altri settori regolati”.

Fonte: Help consumatori