Organi dirigenti

Direzione regionale eletta nel Congresso

tenuto a Pescara il 6 aprile 2023

Bertolissi Piero

Brandimarte Stefano Alberto

Canale Franca

Candelori Paola

Carinci Elisabetta

Colantoni Erardo

D’Ignazio Mauro

Di Carlo Dante

Felletti Marina

Gallo Vincenzo

Giannantonio Nicola

Misuri Paola

Piccirelli Rocco

Puccetti Mauro

Sarchese Tommaso

Sarra Donatella

Scaccialepre Luigi

Sfamurri Massimo

Siniberghi Ada

Trivelli Francesco (Presidente regionale)

Zippilli Giovanna

Zoppo Francesco

 

Collegio Sindaci

Di Livio Nino

Tieri Maria

D’Onofrio Antonio

Chiusura estiva sportelli Federconsumatori

5x1000post

Si avvisano i gentili utenti che gli sportelli di Federconsumatori resteranno chiusi dal 1 Agosto 2022 al 4 Settembre 2022.

Per eventuali urgenze contattare la seguente utenza:  377 187 0325.

frecciarossa Milano Torino Parigi (1)-2

Linea ferroviaria adriatica: il servizio è il peggiore, ma i biglietti sono i più costosi

sulla linea ferroviaria adriatica il servizio è il peggiore,

ma i biglietti sono i più costosi

C’era una volta il Fato, poi con Platone arrivò la Politica, ancora dopo con il cristianesimo fu la volta del Libero Arbitrio, e tutti si convinsero che la giustizia era a portata di mano: dipendeva solo da noi.

Eppure nonostante tutto questo “progresso”, i residenti lungo la Direttrice Adriatica (DA) sono ancora costretti a subire una ingiustizia alla quale la politica, da decenni, non sa come rispondere. Si tratta del servizio ferroviario chiamato Freccia Rossa.

Si chiama Freccia Rossa come il servizio ferroviario in circolazione sulla linea ad Alta Velocità Napoli-Roma-Milano, ma che non ha niente a che fare con quel servizio.

Facciamo qualche comparazione per aiutare a capire:

Napoli Milano

Km 846; tempo percorrenza 4h e 24′; viaggio standard Economy 77,90 euro;

velocità media quasi 200Km/h (oltre 192 Km/h); costo chilometrico del biglietto 0,092 euro.

Bari-Milano

Km 869; tempo percorrenza 7h e 25′; viaggio standard Economy 84,90 euro;

velocità media di poco superiore ai 100 Km/h (117 Km/h); costo chilometrico del biglietto 0,097 euro.

Pescara-Milano

Km 569; tempo percorrenza 4h e 45′; viaggio standard Economy 61,90 euro; la velocità media è quella della linea adriatica; costo chilometrico del biglietto 0,108 euro.

Facendo i conti tra quanto costa il biglietto sulla Freccia Rossa “vera” (quella Napoli-Milano) e quella “falsa” (Pescara-Milano), si può facilmente verificare che il biglietto sulla Freccia Rossa “falsa” costa a chilometro oltre il 17% in più di quella “vera”. Eppure i vari AD di Trenitalia che si sono succeduti hanno sempre affermato che più il treno è veloce più deve costare il biglietto. Lungo la linea adriatica, invece, il biglietto per la Freccia Rossa costa di più, anche se la velocità del treno è circa la metà della Freccia Rossa in circolazione sulla linea ad Alta Velocità Napoli-Milano.

La Federconsumatori Abruzzo ha presentato un nuovo esposto all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e All’Autorità di Regolazione dei Trasporti, con la speranza che qualcuno riesca ad eliminare una ingiustizia che i cittadini adriatici (e perciò anche abruzzesi) stanno pagando da anni nell’indifferenza generale.

di seguito il documento inviato alle Autorità

https://www.federconsumatoriabruzzo.it/wp-content/uploads/2022/06/Segnalazione-sulle-ferrovie.pdf

Federconsumatori Abruzzo

osservatorio sulla mobilità

Tino Di Cicco

Pentole vuote

Contro il CAROVITA – BASTA RINCARI 10 giugno ORE 11 DAVATI PREFETTURA di PESCARA

Iniziativa di FEDERCONSUMATORI, ADOC, ADICONSUM ed altre Associazioni di consumatori

VENERDI’ 10 GIUGNO ORE 11,00 MANIFESTAZIONE DAVANTI PREFETTURA DI PESCARA ed in TUTTE LE PREFETTURE DEI CAPOLUOGHI DI REGIONE DI TUTTA ITALIA

 

Lo scorso 6 Aprile abbiamo presentato un documento unitario al Governo affinché venga adottato un pacchetto di misure per contrastare rincari e speculazioni per salvaguardare il potere d’acquisto delle famiglie.

Il 10 Giugno scendiamo in Piazza e manifestiamo online #controilcarovita mostrando le #pentolevuote #bastarincari

Ecco le istanze che chiediamo al Governo:

 

  1. Liberare il prezzo dell’energia (elettricità, gas e carburanti) dalle speculazioni e dalla volatilità dei mercati, introducendo un criterio di calcolo dei prezzi coerente con costi di produzione delle diverse fonti energetiche e con il costo medio di acquisizione delle forniture nazionali complessive e in grado di attivare una gestione dei picchi di mercato, e su tali basi rendere più competitivo il mercato tutelato per elettricità e gas, soprattutto con riguardo alle fasce deboli della popolazione, garantendo nel contempo la concorrenza e il contenimento delle ripercussioni su tutta la clientela.
    2. Non applicare l’IVA sulle accise sui carburanti e contingentarne il carico fiscale alla media europea; sterilizzare l’IVA sulla materia prima fino a un valore massimo uguale al carico delle accise.

Energia e Gas
1.
Avviare una riforma complessiva degli oneri generali di sistema che gravano in bolletta, che comprendono molte voci ormai obsolete o ingiustificate, esentando il loro ammontare dalla base imponibile IVA, che va comunque ridotta strutturalmente al 10% sulla totalità dei consumi di gas.
2. Disporre una sospensione dei distacchi di energia elettrica e gas, ampliando e migliorando gli accordi per la rateizzazione lunga delle bollette, anche tramite la creazione di una specifica garanzia creditizia pubblica, e istituire una procedura speciale presso il Servizio Conciliazione Clienti Energia di Arera.
3. Definire la casistica di morosità incolpevole, allargandola alle difficoltà sopravvenute per i nuclei familiari anche ai fini dell’accesso al bonus sociale, stabilizzare l’innalzamento della soglia Isee a 12 mila euro e aumentare anche il valore del Bonus.
4. Prevedere un Fondo di sostegno per le fasce meno abbienti per la realizzazione di interventi di riqualificazione energetica degli immobili, anche ai fini dello sviluppo delle energie rinnovabili e del contenimento dei consumi energetici, e per istituire uno specifico intervento di contrasto della povertà energetica.
5. Istituire l’Albo dei venditori autorizzati ad operare nel settore dell’energia, da accreditare in base a requisiti di solidità patrimoniale e garanzie finanziarie, esperienza e competenza industriale, correttezza commerciale, impegno per la sostenibilità.
6. Adottare una politica degli acquisti di gas ed energia coordinata e gestita a livello europeo, per ottenere un approvvigionamento più vantaggioso ed equo per tutti gli Stati membri.
7. Ampliare le misure di supporto e operare una semplificazione amministrativa per favorire la nascita e la gestione delle Comunità energetiche rinnovabili, anche qualificandone alcuni modelli come Enti del terzo settore.
8. Rafforzare decisamente i compiti di sorveglianza e i poteri sanzionatori delle Autorità indipendenti e di Mr. Prezzi, allargandone il campo d’intervento e le funzioni di coordinamento delle istituzioni centrali e periferiche dello Stato preposte al controllo, vigilanza e repressione di abusi e speculazioni, instaurando anche un rapporto diretto con le Associazioni dei consumatori riconosciute.
9. Attivare presso le prefetture dei comitati territoriali di sorveglianza sui prezzi, coinvolgendo i Crcu, per monitorarne l’andamento e contrastare fenomeni speculativi in sinergia con Mr. Prezzi.
10. Consultazione preventiva delle Associazioni dei Consumatori e degli Utenti riconosciute per l’assunzione di provvedimenti in materia di prezzi e politica energetica.

Volotea 4

Volotea multata dall’Antitrust

L’Antitrust multa Volotea per 500 mila euro per la reiterazione di pratiche già ritenute illecite e relative alla cancellazione dei voli post Covid e alla gestione dei voucher e dei rimborsi

L’Antitrust aveva accertato, a chiusura di un procedimento ad aprile 2021, «pratiche commerciali scorrette ed aggressive consistenti nell’aver reso, a seguito delle cancellazioni dei voli, successivamente al 3 giugno 2020, informazioni complessivamente ambigue e insufficienti in merito alle cause reali di cancellazione dei voli e alle modalità di assistenza post-vendita, nonché nell’aver adottato modalità scorrette, per il rilascio di ristori e rimborsi spettanti in restituzione del prezzo del biglietto del volo cancellato, che hanno indotto il consumatore ad accettare il voucher invece del rimborso monetario»

Le modalità di assistenza post vendita e quelle per il rilascio dei rimborsi sono state scorrette e omissive, ha detto l’Antitrust, e non è stata espressa chiaramente la possibilità di scelta, che dev’essere rimessa al consumatore, circa la modalità di rimborso per il biglietto del volo cancellato. «Infatti, Volotea proponeva al consumatore il voucher come prima e più immediata forma di ristoro per il volo dalla stessa cancellato, rinviando la possibilità di chiedere il rimborso monetario ad una successiva e specifica richiesta da parte del consumatore».

Di seguito il bollettino dell’Autorità per la concorrenza ed il mercato

 https://www.agcm.it/dotcmsdoc/bollettini/2022/13-22.pdf.

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Libretti postali “dormienti”: Poste Italiane estinguerà il rapporto entro il 21 giugno 2022

È necessario che i cittadini verifichino i propri documenti e quelli dei parenti anziani,

per evitare di perdere gli importi dovuti.

In questi giorni Poste Italiane sta informando alcuni clienti che procederà con l’estinzione del loro libretto postale entro il 21 giugno 2022. La misura agisce sui depositi che presentano somme pari o superiori a 100 euro, ma che non sono stati più incrementanti o utilizzati da 10 anni.

A partire da marzo, infatti, la Società sta procedendo con la disattivazione dei libretti postali cosiddetti “dormienti”, inviando una specifica comunicazione a tutti gli utenti coinvolti: se l’utente non risponde alla comunicazione trascorsi 180 giorni, si procederà in automatico all’estinzione del libretto.

Dopo 10 anni dall’apertura di un libretto postale, se il titolare o l’intestatario non fa alcun movimento, il libretto viene rubricato come “dormiente”. In questo caso la legge dispone che il deposito di un libretto “dormiente” può essere spostato in un Fondo Consap – società controllata totalmente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, con la conseguente chiusura del rapporto.

Nonostante la Società abbia informato con apposita comunicazione i soggetti interessati, potrebbero però essere ancora molti gli aventi diritto che per diverse ragioni non sono stati raggiunti dall’informativa.

È opportuno, pertanto, che i cittadini conoscano tale situazione e verifichino i propri documenti e quelli dei parenti anziani, per evitare di perdere gli importi dovuti. Tale circostanza è valida anche per gli eredi che vogliano verificare l’esistenza di libretti “dormienti” intestati al parente deceduto. Per effettuare tale accertamento sarà possibile accedere al portale di Poste Italiane ed entrare nella sezione dedicata in cui è presente la lista di tutti i libretti dormienti oppure rivolgersi all’ufficio postale di riferimento.

Federconsumatori è a disposizione dei cittadini coinvolti per chiarimenti e assistenza in merito a questa vicenda.

Invitiamo, inoltre, Poste Italiane ad avviare analisi approfondite in tal senso per verificare l’esistenza di libretti “dormienti”, informando e facilitando i cittadini che ne vogliano riscattare gli importi.

Auto elettrica 2

Nuovi incentivi per auto e moto elettriche e ibride: in arrivo 650 mln per tre anni

È stato firmato il dpcm con nuovi incentivi per auto e moto elettriche, ibride e a basse emissioni.

Il provvedimento destina 650 milioni l’anno per il triennio 2022, 2023 e 2024

Nuovi incentivi per auto e moto elettriche, ibride e a basse emissioni nel dpcm firmato ieri dal Consiglio dei Ministri. Il decreto, informa Palazzo Chigi, «ridisegna e finanzia in maniera strutturale l’incentivo per l’acquisto di veicoli, auto e moto, elettrici, ibridi e a basse emissioni».

Il provvedimento firmato dal presidente del Consiglio Mario Draghi destina 650 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022-2023-2024, che rientrano tra le risorse stanziate dal Governo nel Fondo automotive per il quale è stata prevista una dotazione finanziaria complessiva di 8,7 miliardi di euro fino al 2030.

Incentivi auto e moto, 650 milioni per tre anni

In particolare, la misura stabilisce che:

– per l’acquisto di nuovi veicoli di categoria M1 nella fascia di emissioni 0-20 g/km (elettriche), con un prezzo fino a 35 mila euro + Iva, è possibile richiedere un contributo di 3 mila euro, a cui potranno aggiungersi ulteriori 2 mila euro se è contestualmente rottamata un’auto omologata in una classe inferiore ad Euro 5. Questa categoria di ecobonus è finanziata con 220 milioni nel 2022, 230 milioni nel 2023 e 245 milioni nel 2024.

– per l’acquisto di nuovi veicoli di categoria M1 nella fascia di emissione 21-60 g/km (ibride plug – in), con un prezzo fino a 45 mila euro + Iva, è possibile richiedere un contributo di 2 mila euro a cui potranno aggiungersi ulteriori 2 mila euro se è contestualmente rottamata un’auto omologata in una classe inferiore ad Euro 5. Questa categoria di ecobonus è finanziata con 225 milioni nel 2022, 235 milioni nel 2023 e 245 milioni nel 2024.

– per l’acquisto di nuovi veicoli di categoria M1 nella fascia di emissioni 61-135 g/km (endotermiche a basse emissioni), con un prezzo fino a 35 mila euro + Iva, è possibile richiedere un contributo di 2 mila euro se è contestualmente rottamata un’auto omologata in una classe inferiore ad Euro 5. Questa categoria di ecobonus è finanziata con 170 milioni nel 2022, 150 milioni nel 2023 e 120 milioni nel 2024.

Gli incentivi per l’acquisto dei veicoli elettrici, ibridi, plug-in ed endotermiche sono concessi soltanto alle persone fisiche. Una piccola percentuale dei fondi è riservata alle società di car sharing per l’acquisto dei veicoli elettrici, ibridi, plug-in.

Altri contributi per l’acquisto di veicoli commerciali ad alimentazione esclusivamente elettrica sono previsti per le piccole e medie imprese.

Sono stati previsti incentivi anche per l’acquisto di ciclomotori e motocicli elettrici e ibridi (categorie L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e, L7): un contributo del 30% del prezzo di acquisto fino al massimo 3 mila euro e del 40% fino a 4000 mila euro se viene rottamata una moto in una classe da Euro 0 a 3. Questo ecobonus è finanziato con 15 milioni di euro per gli anni 2022, 2023 e 2024.

Il provvedimento entrerà in vigore dopo la registrazione della Corte dei conti e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Fonte: Help consumatori

ILIAD

5G, l’Antitrust multa Iliad per 1,2 milioni di euro

L’Antitrust multa Iliad per pratica commerciale scorretta. Secondo l’Autorità ha pubblicizzato alcune offerte di telefonia mobile con informazioni poco chiare ai consumatori sulle condizioni indispensabili per fruire della tecnologia G5

Bello il 5G, ma come fai se non rientri nella copertura geografica dell’operatore? L’operatore in questione è Iliad e l’Antitrust ha appena deciso di multarlo per pratica commerciale ingannevole legata alla commercializzazione delle offerte di telefonia mobile con tecnologia 5G inclusa.

L’Autorità garante della concorrenza ha infatti chiuso un’istruttoria nei confronti di Iliad Italia S.r.l. irrogando alla società una sanzione di 1.200.000 euro per l’omissione o la formulazione ingannevole di informazioni essenziali sulle offerte di telefonia mobile – che includono servizi con tecnologia 5G – e per la formulazione ingannevole di un messaggio promozionale relativo ad una di queste offerte.

Iliad e il 5G, multa Antitrust

Iliad, spiega l’Antitrust in una nota, «ha pubblicizzato alcune offerte di telefonia mobile,  enfatizzandone la compatibilità con la più recente tecnologia 5G (laddove inclusa) ma omettendo totalmente o fornendo in modo poco chiaro l’informazione sulle condizioni indispensabili per usufruire di tale tecnologia, quali la verifica della copertura territoriale della rete 5G di Iliad e il possesso di un dispositivo compatibile con la specifica tecnologia 5G supportata dalla rete dell’operatore».

Quello che l’Autorità contesta sono dunque omissioni e carenze informative nella comunicazione promozionale delle offerte.

Queste, si legge nel provvedimento, «indicano le condizioni principali in termini di volumi di traffico e di prezzo, e ne enfatizzano la compatibilità con la più recente tecnologia 5G, laddove inclusa, ma omettono o presentano in posizione difficilmente accessibile per il consumatore l’indicazione delle condizioni indispensabili per usufruire di tale tecnologia, quali la copertura territoriale della rete 5G di Iliad ed il possesso di un dispositivo compatibile con la specifica tecnologia 5G supportata dalla rete dell’operatore, oppure richiamano tali condizioni attraverso l’uso di locuzioni confusorie e decettive».

Queste comunicazioni non fanno comprendere al consumatore che, per poter usare la rete di quinta generazione inclusa nelle offerte promosse da Iliad, era necessario essere sotto la copertura geografica della rete 5G di tale operatore e che era inoltre indispensabile possedere un dispositivo abilitato a questa specifica rete.

«Infatti uno smartphone, anche abilitato in generale al 5G, non può assicurare la fruizione della rete 5G di Iliad, laddove non sia compreso tra gli apparati abilitati alla navigazione su tale rete», spiega ancora l’Autorità.

Consumatori indotti in errore

L’Antitrust ha poi accertato che Iliad ha utilizzato il claim “100 giga, minuti e sms illimitati in Italia e Europa” in un sms inviato ai propri ex clienti per promuovere l’offerta “Flash 100 5G”.

Il testo di questo messaggio è stato ritenuto dall’Autorità idoneo ad indurre in errore il consumatore sul contenuto dell’offerta, poiché egli poteva ritenere che i 100 GB inclusi nell’offerta fossero tutti utilizzabili per il traffico in Europa mentre in realtà, in caso di connessione da altri Paesi europei, il traffico incluso nell’offerta era di soli 6 GB.

Fonte: Help consumatori

bonus idrico 2022 banner

Ministero Transizione Ecologica: Bonus Idrico, dal 17 febbraio on line la piattaforma per chiedere il rimborso

A partire dalle ore 12.00 del 17 febbraio 2022 sarà possibile richiedere sull’apposita piattaforma on line, (https://www.bonusidricomite.it), il bonus idrico di cui al  DM n. 395 del 27/9/2021 (https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2021/10/23/21A06314/sg).

Si ricorda che il bonus è riconosciuto nel limite massimo di 1.000 euro per ciascun beneficiario e può essere richiesto per una sola volta, per un solo immobile, per le spese effettivamente sostenute per gli interventi di efficientamento idrico.

Le istanze di rimborso, correttamente compilate e corredate dalla necessaria documentazione, saranno ammesse fino ad esaurimento delle risorse finanziarie disponibili.

Possono beneficiare del bonus i maggiorenni residenti in Italia, titolari del diritto di proprietà o di altro diritto reale,  nonché di diritti personali di godimento già registrati alla data di presentazione dell’istanza, su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o singole unità immobiliari, che abbiano effettuato nel corso dell’anno 2021 interventi di sostituzione di vasi sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto e di apparecchi di rubinetteria, soffioni doccia e colonne doccia esistenti con nuovi apparecchi a limitazione di flusso d’acqua.

Si ricorda, inoltre, agli utenti che il bonus idrico è alternativo e non cumulabile, in relazione a medesime voci di spesa, con altre agevolazioni di natura fiscale relative alla fornitura, posa in opera e installazione dei medesimi beni.

L’identità dei beneficiari, in relazione ai dati del nome, del cognome e del codice fiscale, verrà accertata attraverso SPID, ovvero tramite Carta d’Identità Elettronica.

A questo link le faq con le risposte ai principali quesiti.
Il ministero della Transizione Ecologica ha anche messo a disposizione un call center che risponde al numero 800090545 per tutte le richieste di informazioni.

Giovedì, dunque, al via la piattaforma dalle ore 12 in poi: l’inserimento di dati ed allegati deve essere completato entro 30 minuti. Nelle tre ore successive all’invio positivo della domanda sarà possibile eventualmente rettificare i dati ed i documenti già inseriti. Si ricorda che il rimborso verrà escluso ove la richiesta risulti incompleta di informazioni e/o degli allegati richiesti.

Fonte: Ministero Transizione Ecologica

Consorzio bonifica centro

Consorzio Bonifica Centro: Federconsumatori contro gli aumenti dei canoni

Il Consorzio Bonifica Centro per sanare l’incapacità a riscuotere crediti

aumenta i canoni e trasferisce i problemi agli utenti

 

In questi giorni numerosi cittadini che ricadono nel territorio ricompreso nell’ambito di competenza del Consorzio di Bonifica Centro (Bacino Saline-Pescara-Alento-Foro), stanno ricevendo degli avvisi di pagamento aventi ad oggetto il “ruolo suppletivo 2021”.

Tutto ciò sulla scorta di una delibera commissariale (la n.17 del 12.4.2021) che ha previsto, a partire dall’anno 2021, l’emissione di un tributo suppletivo.

Con successiva delibera n.32 del 21.9.2021, è stato deciso che, al fine di recuperare le “spese effettivamente sostenute per la gestione, la manutenzione, la custodia delle opere e degli impianti di bonifica, nonché per il funzionamento dell’Ente”, di introdurre un ulteriore aumento della contribuzione e, più precisamente pari al 70% sulla contribuenza extra agricola dal 2021 e del 30% su quella agricola dal 2022.

Le motivazioni poste a fondamento di tali scelte non sono affatto condivisibili e, a ben vedere, sono del tutto irricevibili.

L’Ente, infatti, vanta ingenti crediti nei confronti di diversi soggetti (tra gli altri Pubbliche Amministrazioni e Società di capitali) che, però, non riuscendo a recuperare, decide di prelevare “a piccole dosi” direttamente dai contribuenti-consorziati.

La scelta di gravare pesantemente sui propri consorziati a fronte di un servizio minimo, senza alcun intervento concreto di manutenzione ma solo di gestione ordinaria (ridotta anch’essa ai minimi previsti), pone tali aumenti in palese contrasto con gli scopi stessi del Consorzio (difesa del suolo, risanamento delle acque, fruizione e gestione del patrimonio idrico per gli usi di razionale sviluppo economico e sociale e di tutela degli assetti ambientali ad essi connessi), tenuto conto anche che il riparto delle spese e il calcolo dei contributi dovuti dai singoli consorziati viene eseguito in proporzione al beneficio che gli immobili di proprietà traggono dalle attività.

Contro tali avvisi di pagamento contenenti il ruolo suppletivo 2021 e contro l’ulteriore aumento della contribuenza, la Federconsumatori Abruzzo è pronta ad offrire consulenza ed assistenza legale presso i propri sportelli.

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Patente 2

AL VIA LA PROROGA PER PATENTI E REVISIONI

AL VIA LA PROROGA PER PATENTI E REVISIONI

L’allungamento dello stato di emergenza per Covid ha portato come conseguenza anche una nuova proroga per alcuni documenti quali patente di guida e revisione dei veicoli. Ecco che cosa cambia e le date da tenere presenti.

Proroga per la patente di guida

La nuova data di proroga della validità della patente è il 29 giugno, cioè 90 gg. dopo la fine dello stato di emergenza fissato al 31 marzo 2022. Questo vale per quelle patenti la cui scadenza ricadeva tra il 31 gennaio 2020 e il 31 marzo 2022 e purché le stesse siano state emesse da autorità italiane.

La proroga riguarda anche i seguenti documenti: fogli rosa, permessi provvisori, Cqc, Cfp, patenti CE e patenti DE.

La proroga di questi documenti vale solo per la circolazione in Italia. Per circolare nell’Unione europea o nello Spazio Economico Europeo (See), è stata prorogata solo la validità di documenti con scadenza 1° aprile-30 giugno 2021, ma si consiglia di informarsi prima di mettersi in viaggio.

Proroga per le revisioni

Rimangono solo le seguenti:

  • 31 gennaio 2022, ultimo giorno per le revisioni in scadenza a marzo 2021;
  • 28 febbraio 2022, ultimo per le revisioni in scadenza ad aprile 2021;
  • 31 marzo 2022, ultimo giorno per le revisioni in scadenza a maggio 2021;
  • 30 aprile 2022, ultimo giorno per le revisioni in scadenza a giugno 2021.

Queste proroghe permettono di circolare in tutta l’Unione europea e lo Spazio economico europeo.

Nessuna proroga, invece, per chi aveva scadenze da luglio 2021 in poi.

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