Mancano pochi giorni all’entrata in vigore delle nuove regole sui pagamenti elettronici. Entro il 30 giugno, infatti, commercianti e studi professionali dovranno dotarsi del Pos e accettare pagamenti con moneta elettronica (carta di credito e di debito).
Disciplina POS vigente in Italia
Dal punto di vista normativo il POS in Italia è stato introdotto per la prima volta dal Governo Monti nel 2012, che lo ha reso obbligatorio a partire dal 2014 per commercianti e liberi professionisti.
Nel corso del 2021, il decreto legge n. 152/2021 contenente le disposizioni urgenti finalizzate ad attuare il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ha apportato delle modifiche alla disciplina vigente prevedendo che dal 1° gennaio 2023, nei casi di mancata accettazione di un pagamento, di qualsiasi importo, effettuato con una carta di pagamento, da parte di un soggetto obbligato, si dovesse applicare la sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma pari a 30 euro, aumentata del 4% del valore della transazione per la quale era stato rifiutato il pagamento elettronico.
Cosa accade con le novità del 2022
La novità in materia fiscale è stata introdotta dal decreto legge 36/2022 (c.d. “Decreto PNRR 2”, articolo 18, commi 1, 2 e 3) per dare attuazione ad alcuni obiettivi fissati nel Piano di Ripresa.
Il decreto ha anticipato al 30 giugno 2022 (anziché 1° gennaio 2023) le sanzioni per gli esercenti e i professionisti che rifiutano i pagamenti con il Pos, lasciando la sanzione amministrativa sempre al 4% del valore della transazione per la quale è stato rifiutato il pagamento elettronico.
Agevolazioni fiscali
L’introduzione del POS obbligatorio è stata bilanciata dal legislatore con il riconoscimento di diverse agevolazioni fiscali in favore delle imprese:
- fino al 30 giugno 2022 bonus del 100%, sotto forma di credito di imposta, per le somme addebitate sulle transazioni effettuate con carte o bancomat tramite strumenti collegati ai registratori di cassa;
- decorsa questa data il bonus sarà del 30% e potranno beneficiarne coloro che esercitano un’arte, una professione o un’attività di impresa che nell’ano precedente non ha conseguito ricavi o compensi superiori ai 400.000,00 euro;
- per chi acquista un POS collegato al registratore di cassa telematico è previsto bonus fino ad un massimale di € 160.00, sempre sotto forma di credito di imposta, variabile in base all’ammontare dei ricavi dell’anno precedente (è riconosciuto bonus del 10% per ricavi fino a 5 milioni di euro, 40 % per ricavi da €200.00,00 a 1 milione di euro e 70% per ricavi fino € 200.000,00),
I casi di oggettiva impossibilità tecnica
L’obbligo di accettare i pagamenti elettronici non è previsto solo in presenza di una “oggettiva impossibilità tecnica”.
In casi come questi è prevista applicazione delle norme generali sulle sanzioni amministrative (ex legge n. 689/81) per quanto riguarda procedure e termini, fatta eccezione per l’art. 16 che prevede il pagamento in misura ridotta (c.d. “oblazione amministrativa”).