Dal 1 luglio 2018 avrebbe dovuto esser attivo il bonus sociale idrico per la fornitura di acqua, che consentirebbe di non pagare un quantitativo minimo di acqua pari a 50 litri giorno a persona, equivalente al soddisfacimento dei bisogni essenziali, per le famiglie in difficoltà economica.
Oggi, a distanza di quasi 3 mesi da tale data, gli utenti non riescono ancora a beneficiarne, date le lungaggini burocratiche e la complessità dell’attuale meccanismo di erogazione. I comuni e caf, infatti, non sono ancora del tutto attrezzati per recepire le domande e la piattaforma (SGATE) che dovrebbe consentire ai gestori di lavorare le richieste sembra ancora non essere pienamente operativa.
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