Gas: come segnalare il contatore difettoso e contestare le bollette

Una bolletta del gas particolarmente elevata può derivare da numerose cause, ma come comportarsi se il contatore non segna nessun consumo e la bolletta risulta essere eccessivamente alta?

Il contatore è fondamentale per definire il consumo e di conseguenza il costo che viene poi riportato in bolletta. Proprio per questo vengono effettuati controlli periodici, in seguito ai quali, se necessario, si provvede alla sostituzione del contatore. Nonostante questo, però, il contatore può risultare difettoso e le bollette esose.

In questi casi il consumatore che vuole contestare la fatturazione o segnalare il contatore difettoso deve inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno alla sede legale della compagnia (l’indirizzo è reperibile in fattura).

Se si desidera contestare la lettura e, di conseguenza, l’importo richiesto, occorre inviare la comunicazione scritta prima della scadenza della bolletta. Medesima procedura va seguita per richiedere la rateizzazione dell’importo.

In caso di rottura o guasto del contatore, una volta effettuata la segnalazione e il controllo da parte del distributore, lo stesso dovrà rilasciare un verbale di sostituzione che l’utente dovrà sottoscrivere e che dovrà essere inviato al fornitore, per provvedere alla ricostruzione dei consumi.

Una volta verificata l’ultima lettura valida potrà essere emessa una nuova fattura, nella quale il periodo di riferimento non potrà essere superiore a cinque anni solari.

Se l’utente, una volta effettuati i dovuti controlli, vuole nuovamente contestare l’importo o richiedere la rateizzazione dello stesso, dovrà utilizzare le modalità sopra descritte.

Se il consumatore non riceve risposta o ne riceve una non soddisfacente dall’azienda, può rivolgersi alla Federconsumatori che può avviare una procedura di conciliazione paritetica.