“Libro nero” sulle ferrovie abruzzesi
(dalla prefazione)
All’inizio fu quasi per gioco; un modo per facilitare appunti per la memoria.
Poi, edizione dopo edizione, il “Libro Nero” sulle ferrovie abruzzesi è diventato il luogo di raccolta di molti interessi e di una persistente passione : quasi come una vocazione a non rassegnarsi.
E’ diventato un dossier che ha coinvolto , prima come lettori, poi come competenti e appassionati, tantissimi cittadini della nostra comunità.
Anche agendo quasi “clandestinamente”, alcune edizioni hanno visto l’interesse di decine e decine di migliaia di abruzzesi : testimonianza che incoraggia e responsabilizza sempre più il nostro lavoro.
Così quel dossier nato quasi solo “per non dimenticare”, è diventato un testo “politico”. Politico nel senso – speriamo – più nobile della parola.
A questi dossier hanno attinto, nel tempo, vari ed autorevoli istituzioni locali : come l’Assemblea provinciale di Pescara quando, nel 2009, approvò la nostra proposta di raddoppiare il binario tra Pescara e Scafa. In questo modo si potrebbe facilitare la realizzazione di un terminal bus nella stazione di Scafa, con notevoli effetti positivi sul traffico ferroviario, sulla operatività dell’interporto di Manoppello, sull’inquinamento da traffico a Pescara ( e altro ancora).
Oppure quando nel 2012 l’Assemblea Regionale approvò, pure all’unanimità, molte delle proposte raccolto nel nostro “Libro Nero”.
Solo che sia nel primo, che nel secondo caso, poi niente è stato fatto; come se compito della politica si riducesse alle buone intenzioni; quello che succede ( meglio che non succede) poi, è irrilevante.
Solo con l’incontro organizzato dalla Gazzetta del Mezzogiorno a Bari nel maggio del 2013 tra 5 Presidenti di Regione, una nostra proposta ( recuperare gli ETR 500 per riutilizzarli sulla linea adriatica), sembra aver trovato un accenno di implementazione. Quegli ETR dovrebbero tornare, infatti, a circolare anche lungo la Direttrice Adriatica, non appena sulla Roma-Milano saranno disponibili gli ETR 1000.
Con questo dossier ( che tende a diventare una realizzazione sempre più collettiva) noi speriamo di continuare a fornire uno strumento di servizio per l’attività delle nostre istituzioni locali; così che possa irrobustirsi la competenza operandi in un segmento cruciale per l’esistenza quotidiana dei cittadini.
Naturalmente dossier del genere non possono essere testi agiografici; qualcuno resterà offeso , amareggiato dalle nostre denunce, dalle nostre critiche. Sappiano quelli che si sentiranno offesi, che il nostro scopo non è quello di criticare gli uomini che occasionalmente occupano ruoli dirigenziali nelle aziende o nelle istituzioni politiche; il nostro scopo è quello di evidenziare i problemi e spesso anche le possibili soluzioni; con la speranza di trovare nei dirigenti delle Aziende e nella Politica un aiuto a risolvere quei problemi.
Speriamo inoltre che dossier del genere incontrino altre persone di buona volontà con competenze in altri settori della società ( sanità, credito, giustizia, istruzione………) per realizzare ulteriori dossier, e contribuire così dal basso a quel mutamento di una politica che penalizza ormai da decenni la nostra comunità.
Tutti noi purtroppo guardiamo la realtà attraverso le lenti deformanti del potere, del prestigio sociale e del denaro, e poi siamo stupiti se il nostro vicino fa altrettanto.
Qualcuno deve cominciare a guardare diversamente la realtà, e noi speriamo di fornire , anche con la quarta edizione del “Libro Nero” sulle ferrovie abruzzesi, un nostro piccolo contributo per guardare con occhi diversi la realtà.
In questa edizione abbiamo ritenuto opportuno aggiungere alle problematiche tipicamente abruzzesi, anche un importantissimo strumento a disposizione di tutti i cittadini italiani : il Regolamento Europeo 1371/2007 relativo ai diritti e doveri dei passeggeri delle ferrovie.
Inoltre abbiamo inserito anche il Decreto Legislativo n° 70 del 17.4.2014 con il quale sono state predisposte le sanzioni per le imprese di trasporto inadempienti rispetto al Regolamento Europeo.